
Imperialismo Età degli Imperi, secondo Hobsbawm.
L'Imperialismo è quella politica di potenza, aggressione e spartizione di Asia e Africa portata avanti dagli Stati nazionali come le vecchie potenze (Francia e Inghilterra), le nuove potenze (Germania, Belgio e Italia) e le nuove potenze extraeuropee (Russia, Giappone e USA).
1875-1914
- Periodo di relativa pace. Le nazioni che per secoli si sono guerreggiate, non si fanno guerra. Questi anni di pace relativa porteranno ad un secondo capitolo molto violento: la Prima guerra mondiale. Essa nasce proprio perché una potenza neonata, ha avuto l'ambizione di sconquassare il vecchio ordine, cioè la Germania. La Belle Epoque, un'epoca senza guerre dirette, non si ricordava dal '400.
Cambia il mondo
I simboli della II rivoluzione industriale si possono identificare in tre innovazioni:
- L'elettricità, che per Pio IX era un'invenzione del demonio, che ricorda un po' alla reazione della Chiesa cattolica al cannocchiale di Galileo Galilei.
- Motorio a scoppio
- Nascono le grandi imprese nazionali e transazionali, i veri e propri trust: imprese che si uniscono per controllare il mercato (ad es. il cartello dello stesso prodotto, come quello del petrolio, dell'elettricità etc). Unendosi, manipolano il mercatore e il piccolo produttore non riesce a vendere più, perché gli altri controllando il mercato e facendo il prezzo, vendono a prezzi fin troppo bassi. Nascono anche le holdings, unioni di imprese diverse (ad es. acciaierie, automobili, banche, etc.) che sfidano altre imprese sul mercato prima nazionale e poi globale.
- L'aumento della popolazione dovuto alla scoperta dei vaccini, all'aumento della produzione, portò anche disoccupazione e alla povertà. Gli Stati incoraggiavano a partire per andare a vivere nelle nuove terre conquistate per avere fortuna diventando proprietario di una piantagione, ad esempio. Questo per scongiurare possibili rivolte per la disoccupazione e per sfruttare le risorse minerarie, nonché cercare nuovi mercati per evitare il rischio della stagnazione del mercato e della sovrapproduzione.
- Nella fine dell''800 iniziano a comparire storie d'appendice, come Salgari, che raccontava dell'Asia, dell'Indocina, delle zone orientali in cui si viveva nella giungla e c'erano grandi tesori. Questo accomuna molti altri scrittori dell'epoca che raccontano storie dell'Asia o dell'Africa nera. Partono molti esploratori, come Livingston, Stanley, che cercano le sorgenti del Nilo, le cascate leggendarie, le miniere etc.
- Sviluppo tecnologico applicato alle armi